Recensione: "L'amore non è mai una cosa semplice" di Anna Premoli

Singolo, Newton Compton Editori
Anno: 2015
Genere: Romance
Versione: ebook, cartaceo
(il link per l'acquisto è in fondo alla pagina)

Sinossi
 
E se per ottenere un buon voto all’università dovessi fare amicizia con qualcuno che proprio non ti piace? Lavinia pensava che nella vita avrebbe insegnato e invece, dopo la maturità, si è lasciata convincere dai genitori a iscriversi a Economia. È ormai al suo quinto anno alla Bocconi, quando si trova coinvolta in un insolito progetto: uno scambio con degli ingegneri informatici del Politecnico. Lo scopo? Creare una squadra con uno studente mai visto prima, proprio come potrebbe capitare in un ambiente di lavoro. Peccato che Lavinia non abbia alcun interesse per il progetto. E che, per sua sfortuna, si trovi a far coppia con un certo Sebastiano, ancor meno intenzionato di lei a partecipare all’iniziativa. E così, quando la fase operativa ha inizio e le sue amiche cominciano a lavorare in tandem, Lavinia è sola. Ma come si permette quel tipo assurdo – a detta di tutti un fuoriclasse dell’informatica – di piantarla in asso, per giunta senza spiegazioni? Lavinia non ha scelta: non lo sopporta proprio, ma se vuole ottenere i suoi crediti all’esame, dovrà inventarsi un modo per convincerlo a collaborare… Ma quale? Una nuova commedia romantica dalla regina del romanzo femminile italiano.




A parlarci dell'ultima fatica di Anna Premoli sarà Giacinto Rosa.
Buona lettura

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Inizio a parlare di una data: 19 novembre 2015. Aspettavo questo momento da tantissimo tempo e ho covato alte aspettative per mesi.
Premetto fin da subito che adoro la scrittura di Anna Premoli e che custodisco gelosamente le copie cartacee di ogni sua storia. Sono una sua estrema fangirl, così tanto da recarmi già il giorno di uscita in libreria e "obbligare" il libraio ad aprire gli scatoloni con i nuovi arrivi per poter avere la mia copia (mi ha pure  ringraziato dicendomi che così gli ho risparmiato la fatica di porre quel libro sugli scaffali del negozio).
Diamo una semplice occhiata alla trama e ai suoi personaggi principali. I protagonisti sono Lavinia e Sebastiano, entrambi studenti universitari, ma diversissimi tra loro. 

Lav è una ragazza che col tempo si è creata una maschera per diventare ciò che i suoi genitori avrebbero voluto che fosse, cioè la figlia perfetta che sua sorella maggiore non è stata e per questo ha scelto - o meglio dire è stata spinta a scegliere - la facoltà di Economia alla Bocconi, nonostante lei, qualche mese prima del diploma, avesse fatto intendere di voler intraprendere la carriera dell'insegnante di italiano (informazione che il gentil prologo ci rivela).
Peccato che,  per le pressioni dei genitori e per la sua continua indecisione, abbia scelto tutt'altro percorso, percorso che però le ha permesso di incontrare Sebastiano; quindi, tutto sommato, la giostra ha girato nel verso giusto, anche per lei.
Seb, invece, è tutt'altro. Laureando in Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano, è lo stereotipo del programmatore secchione: chiuso in se stesso, vive in un mondo tutto suo, fatto di righe di codice, pezzi di hardware (tra cui anche qualche prodotto home made), qualche operazione di hackeraggio qui e là, e avversione per tutto ciò che è social. Si può definire un ragazzo strano, appellativo che ricorre spesso nel libro e cosa su cui lui stesso autoironizza ma, si può notare, ogni volta una sorta di eco amara, un velo di tristezza che gli adombra sempre gli occhi, nonostante lui voglia mascherarlo a tutti i costi. Ed è  forse proprio nascondendo questa tristezza, utilizzando il suo ciuffo disordinato di capelli neri e con quello sguardo grigio straordinario, che riesce a leggere nel profondo di  Lavinia e penetrare la maschera di "ragazza col sorriso da paresi facciale" che si è creata nel corso degli anni.
All'inizio, il rapporto tra loro è basato unicamente sul progetto che i due devono sviluppare lavorando in coppia. Peccato che Seb sembra voler mettere i bastoni tra le ruote a Lavinia e che lei, stupendo tutti quanti, si trasformi in una "stalker alle prime armi", agguerrita, imperterrita e ferma sul suo obiettivo ambito: i "crediti aggiuntivi" di questo progetto.
Cosa può volere di più uno studente universitario? Di certo non un Lucano.
E ora vi presento le mie impressioni.
Parlando da un punto di vista generale, certamente sono molto soddisfatta di questa lettura.
Come al solito, la scrittrice è riuscita a farmi emozionare in ogni sua sfumatura: sorridere, ridere a crepapelle, fare gli occhi a cuoricino, intristire e così da capo, fino a quando ho girato l'ultima pagina e ho chiuso il libro, con un bel sorriso sulle labbra.
Mi sono innamorata dei protagonisti, inizialmente erano molto interessanti, nonostante i caratteri diametralmente opposti ma, la cosa che mi ha colpita di più è il vedere come si sono evoluti durante la narrazione: in maniera positiva e profonda.
Sarebbe tutto troppo bello se la mia recensione terminasse proprio ora ma, purtroppo, non mi è possibile. Se, infatti, pongo la mia attenzione sui particolari della storia, ho delle cosine da dire.
Prima di tutto, l'ambientazione del romanzo. Vero è che la storia è incentrata sui personaggi e non sul paesaggio circostante ma, sinceramente, mi ha delusa molto il fatto che le università, oltre al nome e a qualche particolare (ad esempio: un'aula, la mensa e la facciata che sono state descritte, oltretutto, in maniera molto sommaria) non si sono viste.

Il libro poteva essere benissimo ambientato in qualsiasi università di Milano che tanto la differenza non la si poteva notare per niente.
Se la questione "luogo" può magari passare in secondo piano perché non troppo importante, ora vi illustro il secondo punto che mi ha fatta storcere il naso, in merito a questo libro. 

A un certo punto della storia  i genitori di Seb e Lav spariscono, *puff*, manco fossero Houdini e compagnia bella (Se voglio proprio essere precisa, una mini comparsa della madre di Lavinia c'è nel quattordicesimo capitolo ma, a parer mio, non mi è sembrata così rilevante e degna di nota). Ammetto che, fino all'ultimo, mi ero aspettata una loro incursione nell'epilogo, visto e considerato che è ambientato due anni dopo le vicende della trama principale ma, purtroppo, non è stato così. 
Per quanto riguarda, invece, la sorella della protagonista, Francesca, posso dire che è scomparsa a neanche tre quarti del libro. Fin da subito Lavinia descrive il rapporto con Francy come molto profondo e importante, un legame non da poco insomma quindi, sono rimasta un po' scioccata notando la sua uscita di scena (gioco di parole, visto che è un'attrice squattrinata) così, a caso.
Con questo posso dire di aver terminato il mio sproloquio. Consiglio la lettura di questo libro a tutti quelli che vogliono passare una bella serata, tra risate, sorrisini e tentativi (quasi) fallimentari delle lacrime di scivolare giù, sono certa che passerete delle orette piacevoli in buonissima compagnia. 

Quanto a me, intanto che voi leggete, contatterò "Chi l'ha visto?" o "Mistero". 
Sono una ragazza tremendamente curiosa mi chiedo: Francesca?! Dove diamine sei finita??

Giacinto Rosa



L'amore non è mai una cosa semplice
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Recensione a cura di Giacinto Rosa e di proprietà di Vivere nei libri .Tutte le opinioni espresse appartengono alla libertà di pensiero di chi le ha scritte e non sono atte a ledere la reputazione dell'autrice del libro.

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