Buona sera a tutti,
eccomi qui pronta a scrivere
le mie impressioni sull’attesissimo e tanto declamato film “50 sfumature di grigio”.
Una piccola premessa prima di
iniziare…
Io amo il libro “50 sfumature di
grigio”.
Anzi, mi correggo, io amo
l’intera trilogia di 50 sfumature.
Grigio, nero e rosso.
Sono arrivata a questo meraviglioso
libro solo per caso.
Perché ne parlavano tutti,
perché faceva clamore… e così, alla fine, mi sono decisa, l’ho acquistato e l’ho
letto.
Man mano che leggevo lo
scetticismo è venuto meno e, alla fine, me ne sono innamorata.
Al punto tale che, dopo averlo
letto una prima volta, ho voluto rileggerlo ancora, carpendo ogni volta un
particolare nuovo, un sottinteso che mi era sfuggito o un’allusione non colta.
Piano, piano ho scoperto che,
dietro a pratiche sessuali particolari e inusuali, c’era una vera e propria
storia d’amore.
Una di quelle con la A
maiuscola.
La storia di un amore
sofferto, temuto, scoperto, desiderato, rifiutato…
Un amore che nasce e cresce
piano piano, divenendo in breve più forte di una frustata.
50 sfumature
non è quindi solo sesso, fruste e corde, ma bensì la storia di un uomo ferito e
logorato che ritorna a vivere e, nel contempo, di una donna fragile che si
riscopre forte pur di aiutare l’uomo che ama disperatamente.
50 sfumature
non è stanza rossa e frustate.
50 sfumature
per me è Anastasia e Christian.
Ecco perché, terminato or ora
di vedere il film, mi sento decisamente presa in giro e tradita da questa
pellicola.
Se vedendo anteprime e
trailer avevo avuto il dubbio che la cara regista Sam Taylor-Johnson non avesse compreso il libro, ora ho l’assoluta
certezza che non solo non l’ha compreso, ma, secondo me, nemmeno l’ha letto.
E se non ha letto il primo,
figuriamoci l’intera trilogia.
Eh sì, mia cara regista, perché
per comprendere a fondo questa storia si devono leggere tutti e tre i libri.
Troppi rimandi importanti da
un testo all’altro, troppe frasi chiave che poi vengono riprese nel libro
seguente, troppe allusioni utili per comprendere frasi e comportamenti
successivi…
Ecco, secondo me, tutto
questo nel film manca.
Tutto questo nel film viene
meno.
Frasi, situazioni,
personaggi…
Guardando 50 sfumature ho avuto come l’impressione
che la regista si sia limitata ad aprire il libro, leggere una pagina a caso e girare
la scena relativa.
Finita quella, via di nuovo
con un’altra pagina a caso, senza un minimo di filo logico né di trama.
E così il film, a mio parere,
ha finito con l’essere solo una sconclusionata e frammentata accozzaglia di
scene tratte a caso dal libro.
Povero colui che si appresta
a vedere 50 sfumature senza aver
letto prima il libro…
Probabile che non ci capisca
proprio nulla…
Altro motivo di grande
indignazione e delusione: il carattere dei personaggi protagonisti.
Ana.
L’Anastasia del libro è una
brava ragazza che, per amore, entra in un mondo a lei totalmente sconosciuto
(non solo per quanto riguarda determinate pratiche, ma anche per tutto ciò che
concerne il sesso, essendo la giovane ancora vergine…).
Comunque, Anastasia entra in
questo nuovo mondo in punta di piedi, con soggezione e umiltà.
Anastasia del film, invece,
risulta decisamente troppo sicura di sé e determinata.
Anastasia-Dakota passa dal
sembrare in procinto di salire sulla gogna, al rispondere a tono a Christian e,
cosa ancora più assurda, a scostare la mano che lui le poggia dietro la schiena…
Ora, mia cara regista, Christian del libro spedirebbe
un’Anastasia così fuori dall’Escala in due secondi netti.
E non la prenderebbe in
considerazione come sottomessa nemmeno sotto tortura…
Ma andiamo oltre…
Parliamo dei comportamenti
decisamente ridicoli e dell’eccessiva ironia attribuite all’Anastasia
cinematografica.
Sam Taylor-Johnson volevi rendere la tua
protagonista più simpatica?
Ok, va bene, ci può stare.
Ma perché non limitare la
cosa a qualche battutina ironica?
No, figuriamoci.
Eccediamo pure.
Ecco quindi Anastasia che
entra nel salotto di Christian per conoscere la futura suocera saltellando come
Heidi sui monti…
Giuliva e allegra, senza
remore o vergogna…
Ridicolo.
Altro esempio…
Christian balla con Anastasia
per la prima volta, lasciandosi finalmente un po’ andare e compiendo un gesto
romantico, e lei che fa?
Inscena una specie di danza
d’accoppiamento propria delle scimmie del Borneo???
Ma andiamo!
Assurdo!
Degradante e del tutto
irreale.
In altre parole, mia cara regista, le cose purtroppo stanno così: tu, a
mio parere, non hai capito nulla del personaggio Anastasia e il surrogato che
ne hai creato risulta essere decisamente osceno e inappropriato.
Passiamo ora a Christian.
Il Christian descritto dalla
cara James è, soprattutto nel primo libro, ghiaccio puro, controllo assoluto e
maniacale, intransigenza totale e zero indulgenza.
Un iceberg in poche parole.
Un iceberg che però piano, piano
comincia a sciogliersi, in maniera sottile e in modo travagliato.
Perché allora snaturare il
protagonista del film creando un Christian che di dominatore non ha nulla?
Le uniche scene in cui Christian
è veramente Christian sono, a mio parere, quelle girate nella stanza rossa.
Se non sbaglio, le uniche su
cui la nostra cara E.L. James ha potuto mettere mano…
È solo grazie ad una
straordinaria interpretazione di Jamie Dornan che Christian acquista spessore.
È solo grazie a lui e alla
sua straordinaria mimica facciale che un Christian ordinario e per nulla
dominante riesce ad essere in parte credibile.
Per tutti questi motivi,
quindi, mi vedo costretta a ringraziare
la regista per aver rovinato uno dei più attesi e desiderati film degli ultimi
tempi.
Grazie Sam, perché con la tua
personale e discutibile visione e interpretazione del libro hai “snaturato” una
delle più belle storie d’amore mai scritte.
Gira voce che alla base delle
“scelte artistiche” della regista vi sia il desiderio di far emergere, in modo
forte e chiaro, un messaggio diretto alle donne: “Dire no alla violenza”.
Beh, cara Sam Taylor-Johnson, la tua, nel caso lo fosse,
è stata tutta fatica sprecata.
Non c’era affatto bisogno,
infatti, di rovinare la versione cinematografica di 50 sfumature per dire alle donne che, se vogliono, si possono
ribellare a tipi come Christian Gray…
Primo perché, cara regista, puoi
star certa che questo le donne già lo sanno.
Secondo perché noi donne,
lettrici e amanti della trilogia, non ci siamo soffermate sulle varie pratiche
sessuali descritte nei libri, ma siamo andate oltre.
Molto oltre.
Amare e leggere questo libro
non significa essere automaticamente disposte o favorevoli a farsi legare,
frustare o percuotere.
Credere in questo e affermalo
è un po’ come ammettere che chiunque ami Stephen King sia pronto a divenire un
serial Killer…
Per lo stesso motivo ritengo,
quindi, non ci fosse assolutamente bisogno di concludere il film con una presa
di posizione assurda da parte di Anastasia.
Della serie “È no, ora qui comando io!”.
Anastasia, alla fine del
libro, vive uno dei momenti più brutti della sua vita.
Deve ammettere con se stessa
che non può stare con Christian.
Chi se ne frega di chi ha il
potere in quel momento…
Chi se ne frega se lei può
dire no, o rosso, o giallo, o quello che vuoi…
Le crolla il mondo addosso,
punto e basta.
Non è affranta per il dolore fisico
provato.
È affranta per la
sopraggiunta consapevolezza di non poter avere l’unica cosa che vuole…
Lei stessa, all’inizio del
secondo libro, ammette che il dolore causato dalle frustate di Christian è
niente in confronto a quello causato dalla sua assenza…
Perché non lasciare le cose
come stavano e mostrare solo questo?
Una donna che soffre perché
costretta a lasciare l’uomo che ama, anche se lui è un sadico e un dominatore?
Cara Sam, per tutti questi
motivi quindi, spero di cuore che la regia del secondo film non sia affidata
nuovamente a te.
Ma, semmai lo fosse, prego la
cara zia James di vegliare accuratamente affinché non sia rovinata anche la
poesia e il significato del secondo libro, a mio parere il più bello dei tre.
Messo nero su bianco quello
che penso del film e della persona che ne ha determinato il “fallimento”, veniamo
agli attori.
Dakota.
Premetto che l’idea che mi
ero fatta di lei nei trailer non era delle migliori.
Nel film ho trovato la sua
performance altalenante.
Dakota ha infatti, a mio
parere, alternato momenti di buona recitazione ad altri del tutto pessimi,
infarciti di espressioni e mimica facciale alquanto dozzinali.
Un esempio?
Le reazioni fisiche di Dakota
al minimo contatto di Christian.
Espressioni e smorfie di
piacere degne della miglior attrice di film hard intenta a simulare l’orgasmo.
Divertente ma eccessiva.
Per non parlare poi del suo continuo
ansimare.
Peggio di lei, solo un
asmatico.
Accidenti, un po’ di
raffinatezza e un certo contegno non avrebbero di certo fatto male.
Altro punto.
Anastasia si laurea e, come
tutti i comuni mortali della sua età, va in un bar per festeggiare con gli
amici.
E si sa come vanno quelle
cose…
Festeggi, festeggi e alla
fine ti ubriachi…
Lascia pure che magari per
Anastasia fosse la prima volta e si volesse intenzionalmente far trasparire la
cosa nel film, ma a tutto c’è un limite!
Dakota, in quelle scene, si
comporta peggio di una dodicenne alla prima sbronza!
Frasi sciocche e
sconclusionate, e qui il doppiaggio come del resto in tutto il film non ha giocato
a suo favore, risatine e gridolini…
Insomma, un perfetto esempio
di atteggiamento adolescenziale…
Ridicolo.
Parliamo ora del famoso gesto
del mordersi il labbro…
Ok che Anastasia lo fa spesso
nel libro e ok che Christian lo trova eccitante però… a tutto c’è un limite!
Non puoi morderti il labbro
stile uomo affamato che addenta un panino dopo più di un mese di digiuno…
Avrebbe dovuto essere una
cosa sensuale, appena accennata… e non un gesto così volgare, evidente e
frequente.
Pareva avere un tic quella
povera ragazza.
Per quanto riguarda il
protagonista maschile, non posso che ribadire quello che ho già detto in
precedenza, e cioè che considero Jamie Dornan un grandissimo attore, il quale
però ha avuto la sfortuna di non poter esprimere in pieno nel film il suo
talento, limitato da un personaggio male concepito da parte della regista.
Una su tutte la scena in cui,
a parer mio, il talento di quest’attore emerge in tutta la sua evidenza.
Parlo della scena in cui,
dopo il servizio fotografico, Christian invita Anastasia in un bar per bere
qualcosa.
Ebbene, durante quella scena,
a un certo punto lui chiede a lei se si consideri o meno un tipo romantico,
alla risposta affermativa di Ana, il viso di Christian cambia improvvisamente
espressione.
Ecco.
Secondo me è proprio in quel momento
che le capacità recitative e comunicative di Dornan emergono, permettendo a noi
spettatori di recepire e vivere il cambiamento e il dissidio interno di
Christian senza che lui proferisca nemmeno una sola parola.
Talento.
Per quanto concerne gli altri
attori…
Posso solo dire: non
pervenuti.
Ed è un vero peccato perché,
a parer mio, alcuni di loro avevano sia del talento che delle buone qualità
recitative da poter mostrare.
Ma sua signora regista ha ben
pensato di usare questo cast di attori più come comparse che come personaggi
attivi del film.
Mah!
Senza parole.
Ultime considerazioni e poi,
giuro, la smetto qui…
La colonna sonora del film…
Ho trovato che sia le musiche
che le canzoni fossero tutte meravigliose e, soprattutto, usate in modo più che
sapiente per enfatizzare le scene.
In certe momenti le ho
trovate, addirittura, l’unica cosa degna di nota.
I doppiaggi…
Pessimi e assurdi.
La voce di Christian…
perfetta per lui, sì.
Per lui quando aveva diciotto
anni, però!
Poco profonda e incisiva,
contribuisce a snaturare la figura del dominatore.
Anastasia.
Del tutto inadatta per il
personaggio, ho trovato la voce della doppiatrice troppo infantile e petulante.
Perfetta per i momenti in cui
Anastasia si comportava da tredicenne, ma pessima per il resto del film.
Giudizio sul doppiaggio:
pessimo!
Riassumendo quindi…
Regista: bocciata
Dakota: rimandata
Dornan: promosso
James: … posso solo dire che
il libro ha battuto il film 10 a 1!
E, come promesso, con queste
considerazioni chiudo il discorso.
Condivise o no, queste sono
le mie personali opinioni sul film.
Senza censure o paura di dire
quello che penso, la vostra Crudelia.
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Ciao a tutti!! Io personalmente non sono molto felice del risultato finale di questo film, c'è troppa slegatura tra le scene, non si capiscono le battute e diciamocelo, il finale è orribile!. Sono andata a vederlo il giorno di San Valentino e quando sono uscita dal cinema ero molto infastidita, mi sono ritrovata ( e insieme a me altre persone) a spiegare il film durante la visione perchè molta gente non lo capiva. Hanno fatto un film per i fan della trilogia e non per tutti e non mi è piaciuta questa cosa. Non mi aspettavo tutto il libro, so che sarebbe stato impossibile, ma almeno le parti chiave le volevo aproffondite! Personalmente delle scene di sesso mi interessava tanto quanto ma trovo che quelle che ci sono siano perfette, hanno mostrato senza mostrare realmente, hanno giocato molto con le intenzioni e sono molto contenta di questo. Avrei eliminato volentieri la scena della vasca da bagno, la trovo inutile come la passeggiata nei boschi e al posto di quelle avrei allungato l'intervista perchè è lì che inizia tutto. Penso che non abbiano capito appieno lo spirito del libro, visti i caratteri dei personaggi. La Ana del film non è la Ana del libro caratterialmente parlando e Christian all'inizio risulta un pò troppo poco dominatore mentre nel libro lui, sopratutto all'inizio, è la rappresentazione umana di un ghiacciolo, si riprende quando iniziano le scene della stanza rossa soprattutto quando la frusta. Parlando di Dakota devo dire che non è stata male, non la conoscevo e quindi non mi esprimevo su di lei ma mi ha sorpresa. Nonostante mi abbiano stravolto il personaggio rendendolo in alcune scene incredibilmente ridicolo (le mancava la big bagol con tanto di bolla e il dito che arrotola una ciocca di capelli ed era apposto) ritengo che lei abbia fatto ciò che doveva con i mezzi a sua disposizione. Per quanto riguarda Jamie non so che dire a parte che lui è stato incredibile. La sua mimica facciale dice più di mille parole e compensa il fatto di avere poche battute. E' da queste cose che si vede un grande attore e lui lo è stato. Nella scena delle frustate lui era il Christian Grey dominatore del libro ed è stato incredibile. Personalmente la ritengo la parte migliore del film. Degli altri attori non mi esprimo, praticamente che ci siano oppure no è la stessa cosa ed è un vero peccato. Il doppiaggio assolutamente bocciato insieme alle traduzioni dei dialoghi......non vedo l'ora di avere il dvd tra le mani per poterlo vedere in lingua originale. Per quanto riguarda la regista ritengo abbia fatto un ottimo lavoro con le riprese e il gioco vedo non vedo nella stanza rossa ma ritengo che abbia toppato nel dare una continuità nelle scene, nello capire appieno i personaggi - o per lo meno a svilupparli meglio - e nello sfruttare tutti i punti di collegamento che ti portano da un libro a un altro e in questo caso da un film a un altro. Credo che il motivo per cui abbia avuto di questi problemi sia la mancanza di esperienza in questo genere di cose. Lei ha altri lavori alle spalle ma non ha mai fatto una cosa del genere e non credo che sapesse esattamente come comportarsi quindi un pò posso capirla. Spero solo che nel nero ci stupiscano perchè è in assoluto il mio preferito e mi seccherebbe parecchio se mi stravolgessero il libro in cui avviene il grande cambiamento di Christian. Che dire questa è la mia opinione e di sicuro ci saranno delle persone d'accordo con me e altre no ma in fondo il mondo è bello perchè è vario e non tutti possono pensarla allo stesso modo.
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